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ZECCHE: RISCHI E PREVENZIONE


 

LA ZECCA è un aracnide della famiglia degli acari, grande poco più di una capocchia di spillo.

Ha un ciclo vitale di circa 2 anni e per completarne i vari stadi ha bisogno di nutrirsi di sangue. Per avanzare nello sviluppo "morde" un ospite temporaneo, di solito cani o animali selvatici (che preferisce), ma occasionalmente anche l'uomo.

Non vola, non salta, non si tuffa: aspetta l'ospite mimetizzandosi tra la vegetazione e al suo passaggio vi si aggrappa. Una volta trovato il luogo ideale dove attaccarsi, consuma il suo pasto, al termine del quale rilascia un "rigurgito" nell'ospite - è qui che è contenuto l'agente patogeno di un esemplare infetto. Dopodiché si stacca e si lascia cadere.

RISCHI, PERICOLI E CONSEGUENZE del morso di zecca

La zecca, se infetta, può trasmettere all'ospite virus e batteri. Le conseguenti infezioni, se non riconosciute in tempo, possono trasformarsi in patologie pericolosissime come la TBE o meningoencefalite o la malattia di Lyme, entrambe con gravi conseguenze a carico degli organi vitali e/o del sistema nervoso.

Per prevenire l'insorgere di queste gravi patologie, è disponibile un VACCINO che copre per meningite TBE (ma non Borelliosi/Morbo di Lyme)., Può essere somministrato sia ai bambini che agli adulti ed è gratuito (in Alto Adige, per i residenti). Va prenotato telefonicamente attraverso il servizio sanitario.

DOVE troviamo le zecche?

Prati (specialmente con erba alta), boschi, cespugli incolti, aree verdi vicino alle fonti d'acqua.

Solitamente sotto i 1.500 mt di altitudine.

QUANDO possiamo imbatterci nelle zecche?

Dalla primavera all'autunno, sopra i dieci gradi.

PREVENIRE il contatto con la zecca

- evitare di camminare nell'erba alta e accanto ai cespugli;

- coprire la pelle (pantaloni e maniche lunghe, calzini sopra i pantaloni);

- spruzzare repellenti specifici su pelle e vestiti;

- indossare abiti chiari (la zecca si vede meglio);

- scuotere bene i vestiti al rientro dalla passeggiata: le zecche ci mettono fino a 24 ore a scegliere dove attaccarsi, prediligendo le zone dove la pelle è più sottile e irrorata: testa, inguine, ascelle, pancia;

In Alto Adige vengono segnalate le zone a maggior rischio con appositi cartelli, di solito di colore verde chiaro.

COSA FARE in caso di morso di zecca?

Il morso della zecca si presenta come un punto rosso cerchiato a sua volta (v. foto).

E' importante rimuovere la zecca quanto prima: la zecca si nutre per le prime 48-72 ore, dopodichè rilascia gli scarti del suo pasto nell'ospite, compresi gli agenti patogeni se infetta.

Il consiglio dei sanitari è di rivolgersi velocemente al pronto soccorso più vicino in modo che il chirurgo possa rimuoverla correttamente e mettere in atto la procedura sanitaria più adatta al caso,

Se ciò non fosse possibile, assicuratevi di estrarla afferrandola quanto più possibile vicino alla pelle, servendovi di pinzette o degli strumenti apposta che si trovano in commercio. Non schiacciate la zecca durante l'operazione!

Disinfettate bene una volta estratta, con prodotti senza colorazione per poter monitorare le reazioni sulla ferita nelle ore successive. Dovrete monitorare anche voi stessi, nei successivi 30-40 giorni: se dovessero insorgere malore, dolori o febbre contattate il medico segnalando di essere stati morsi da una zecca.

Il consiglio degli esperti è quello di evitare i rimedi casalinghi come benzina, acetone, olii o simili: aumenterete il rischio di provocare un rigurgito da parte della zecca, con annesso il rilascio dell'eventuale agente patogeno.

Lau&fam

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