ZONA: Bassa Atesina - Passo Oclini
KM DA BOLZANO: 32 km (40 min. di auto)
ALTITUDINE: 2.314 m.s.l.m.
DISLIVELLO: 360 m
DIFFICOLTÀ: Alta
DISTANZA: 4,9 km
DURATA: 1,30 h (a passo di bambino)
PASSEGGINO: NO
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COME ARRIVARE
Da Bolzano si imbocca la Val d'Ega, arrivati a Birchabruck si gira a destra verso il pazzo Lavazè.
Al passo si gira ancora a destra fino ad arrivare al Passo degli Oclini, dove si parcheggia. Mappa
Il Corno Bianco si innalza sulla vostra destra, dal parcheggio è possibile vedere tutto il percorso e il punto di arrivo in vetta.
Sulla sinistra, invece, si può ammirare il Corno Nero.
DESCRIZIONE
Il sentiero parte attraversando la strada dal parcheggio e si sviluppa in 3 parti.
La prima parte del sentiero sale su un bel prato, seguendo la segnaletica "Weisshorn" per circa 30 min, superato il terreno erboso si prosegue nella seconda parte tra cespugli di pino mugo (attenzione al bivio sulla sinistra subito alla fine del prato) su un sentiero roccioso con gradoni abbastanza alti (soprattutto per le gambe dei bimbi). Da qui in 45 min. circa si esce dalla vegetazione per proseguire nella terza parte tra le rocce.
In un'altra mezz'ora si arriva alla cima, gli ultimi metri sono un pochino più impegnativi, si procede con l'aiuto di una fune fissata alla roccia.
La fatica sarà ripagata dalla vista a 360° e dalla soddisfazione di aver raggiunto la grande croce della vetta. Soprattutto i bambini proveranno la sensazione di aver conquistato una vera cima!
Noi siamo tornati con prudenza per la via di salita anche se abbastanza impegnativa.
Esiste un percorso alternativo per la discesa, leggermente più lungo ma più semplice: al bivio si girerà a destra seguendo le indicazioni "Radein-Zirmersteig" e poi sul sentiero H arrivando alla malga Gurndin. (Meglio consultare una mappa per individuare il percorso).
Alla partenza, attaccate al parcheggio, ci sono una malga dove si può mangiare e l'Hotel Jochgrimm, proprio sopra al parcheggio dove c'è anche un bel parco
Il Corno Bianco possiede delle caratteristiche geologiche uniche. Nella parte interna infatti, visibile dalla cima, la montagna è stata erosa nel corso dei millenni fino a formare una gola profonda dove oggi scorre il rio Bletterbach e che è possibile percorrere tuffandosi nel passato geologico di questa area di milioni di anni. Qui la nostra esperienza all'interno del canyon
ATTENZIONE Questa gita non è lunga ma ha tutte le caratteristiche di un trekking di alta montagna, quindi sono indispensabili abbigliamento adeguato (pile e impermeabile) e scarponi da montagna. Si arriva a più di 2.000 m quindi le temperature possono essere molto più basse rispetto a valle e il tempo può mutare molto velocemente.
Quando l'abbiamo fatta Alice aveva 5 anni, è riuscita a completarla tutta con un po' di fatica verso la fine, e con l'incentivo di raggiungere la croce in cima.
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Fabiana e Alice
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