L'11 di Novembre è il giorno di San Martino, una ricorrenza celebrata in tutta Italia e contraddistinta da diverse usanze.
Chi era San Martino. San Martino di Tours, originario della zona dell'odierna Ungheria, era un soldato dell'impero romano e durante una ronda notturna nell'inverno del 335 divise il suo mantello militare (la clamide bianca della guardia imperiale) con un mercante seminudo. Quella stessa notte Martino sognò Gesù vestito con l'altra metà del suo mantello e quando si svegliò il suo mantello era di nuovo intero. Questa esperienza fu talmente forte da spingerlo a convertirsi al cristianesimo. Il mantello miracoloso divenne una reliquia e il termine latino medievale per "mantello corto", cappella, venne applicato all'ambiente ecclesiastico, ed esteso anche alle persone incaricate di custodire il mantello di san Martino, i cappellani.
Nella seconda metà della sua vita divenne vescovo ed è considerato tra i fondatori del monachesimo Occidentale.
L'11 Novembre è la ricorrenza della data del suo funerale (avvenuti nell'odierna Tous).
In Italia sono oltre 900 le chiese a lui dedicate.
In Alto Adige. In Alto Adige il nome di Martino ricorre molto spesso, sia nei nomi delle chiese sia quelli dei paesi, di solito rappresentato con un'oca*.
La tradizione vuole che i bambini costruiscano una lanterna e che il giorno di San Martino, l'11 novembre, le portino tutti insieme in processione al calare della sera.
"Cammino con la mia lanterna e la mia lanterna con me.
Là in alto splendon le stelle, qui sotto splendiamo noi…
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Ich gehe mit meiner Laterne, und meine Laterne mit mir.
Da oben leuchten die Sternen, da unten da leuchten wir..."
Questa è la canzoncina che cantano in coro, mentre i lumini accesi illuminano le strade.
Alle volte un soldato a cavallo, con il mantello che per tradizione qui è rosso, accompagna il corteo, al quale segue talvolta anche una piccola rappresentazione (del gesto del dono del mantello).
In Alto Adige questa ricorrenza è legata anche alla prima spillatura del vino novello e in passato era la data della paga: terminava qui la stagione agricola, gli animali venivano macellati e i contadini venivano pagati.
(Ottobre e novembre sono i mesi del Torggelen, quel momento dell'anno in cui si gustano tutti i prodotti dell'estate, dalle marmellate ai formaggi, dalle salsicce fresche al vino nuovo).
*L'oca di San Martino. Ci sono più teorie sulla natura del legame di San Martino con la figura dell'oca. La più diffusa, e anche particolare, racconta che i cittadini di Tous lo avessero nominato vescovo contrariamente alla sua volontà e per questo Martino, che viveva una vita semplice e modesta e non si considerava degno di un tale titolo, si fosse nascosto in un rifugio per oche, le quali però, innervosite, avrebbero starnazzato molto forte e fatto sì che venisse ritrovato presto. Martino venne nominato vescovo e le oche, che lo avevano tradito, sono chiamate ogni anno ad espiare il loro peccato.
Le lanterne. Le lanterne possono essere di tutti i colori e le forme, la cosa importante è che siano leggere, trasportabili con una sola mano e sicure. E che siano fatte dai bambini!
Ecco 3 idee pratiche per realizzare a casa le vostre lanterne insieme ai bambini:
1) Rivestite di carta da cucina e colla vinilica un palloncino (2-3 strati) lasciando libera la parte intorno alla chiusura del palloncino (4-5cm); lasciate asciugare una notte. Una volta asciutto scoppiate il palloncino e rifinite i bordi, aggiungete il cordino e dipingete a piacere.
2) Incollate le foglie cadute sui vasi di vetro della marmellata (con la colla vinilica
funziona molto bene), aggiungete una maniglia fatta di cordino o filo di ferro.
In alternativa alle foglie cadute si possono usare strisce di carta velina o semplicemente dei ritagli di tovaglioli. In alternativa ai vasi di vetro si possono usare le bottiglie di plastica (le tagliate a metà e utilizzate la parte inferiore).
3) Ritagliate il cartoncino della forma che vi piace, creando le importantissime finestrelle da cui passerà la luce del lumino. Rivestite l'interno con carta da forno dipinta o carta velina colorata, che stabilizzano e tengono unito il tutto. Aggiungete il cordino.
Questi solo 3 degli infiniti modi che potreste utilizzare per costruire una lanterna di san Martino, siate creativi!
Dentro ci potete mettere un lumino, meglio elettrico a batteria - ma mi raccomando non lasciatelo incustodito in mano ai bambini, le batterie sono facilmente estraibili e pericolosamente simili a delle caramelle. Potete assicurarlo sul fondo con un pò di velcro o nastro adesivo (il lumino va staccato per essere acceso e spento).
Buon divertimento!
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