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CAREZZA: IN QUOTA FIN SOTTO LA RODA DI VAEL


 

DEUTSCHE VERSION (coming soon)


ZONA: Val d'Ega - Carezza

KM DA BOLZANO: 28 km (40 min in auto fino agli impianti)

TRASPORTI: Seggiovia aperta

ALTITUDINE: 2.280 m.s.l.m.

DIFFICOLTÀ: bassa

DURATA: 2 h (a/r)

DISLIVELLO: 173 m

DISTANZA: 4 km (a/r)

PASSEGGINO: NO

 
 

COME ARRIVARE

In auto > Da Bolzano in direzione nord e imboccare la val d'Ega. Al bivio procedere a sinistra in direzione Carezza, superate il lago e procedete in direzione Passo Costalunga. Prima di arrivare al passo troverete un grande parcheggio sulla destra. Potete fermarvi qui.

Senza auto > Dall'autostazione di Bolzano prendere il pullman "Ponte Nova - Nova Levante - Pera di Fassa". Fermata Paoline. Durata 50 min ca. .



DESCRIZIONE

Una passeggiata ideale per le giornate afose di città. Facile e adatta a tutti vi porterà in quota, al fresco, ai piedi del Catinaccio e della maestosa Roda di Vael.


Arrivati al pese di Carezza e parcheggiata l'auto dirigetevi verso la partenza degli impianti, proprio nei pressi del campo da golf. Qui a valle potete trovare guide a cartine della zona a disposizione, nonchè i servizi pubblici.


La seggiovia è la Paolina, è una seggiovia a 4 posti aperta, ma moderna con cupola para vento, e in circa 10 minuti vi porterà in quota a 2.125 m presso l'omonimo rifugio.


Già da qui avrete una fantastica vista sul Latemar di fronte a voi e su tutta la valle fino a dove lo sguardo può arrivare...


Deviamo a destra e percorriamo il sentiero n. 539 che inizia in salita su ampi gradoni.

Dopo circa 30 min avrete praticamente terminato il vostro dislivello e il sentiero procede in piano fino ai rifugi.


Lungo il tragitto, all'incirca a metà strada, incontrerete il monumento Christomannos: un'imponente aquila di bronzo, appollaiata su uno sperone di roccia che domina la valle.

Il monumento è dedicato al politico e pioniere del turismo sudtirolese Theodor Christomannos, come ricorda la targa alla base.


L'aquila bronzea del monumento Christomannos

Proprio nei pressi del monumento troverete una biforcazione del sentiero, che diventa il nr. 549 "Sentiero Masarè". Qui salendo a sinistra anzichè procedere avanti per la nostra strada, troverete un'altra bellissima escursione proprio ai piedi del Catinaccio, di cui vi abbiamo parlato qui.


Noi procediamo avanti, in piano, per ancora circa mezz'ora, su un bel sentiero roccioso affiancato da grandi massi e bellissimi fiori di montagna.


Ecco che già scorgiamo la prima malga, la Baita Pederiva a 2.280 m. Punto di ristoro con magnifica vista. Qui vediamo dove nasce il Catinaccio, siamo proprio all'estremità sud della catena, dove parte anche la bellissima ferrata Masarè.


La Baita Pederiva si scorge in lontananza

Il rifugio Roda d Vael

A pochissima distantza dalla Baita Pederiva troviamo il bel Rifugio S.A.T. Roda di Vael, punto di ristoro con circa 60 posti letto.


Il nostro percorso si conclude qui, ma non si esauriscono le emozioni!

Possiamo goderci la pace e la vista sdraiati su uno dei tanti prati, ideali anche per pic-nic se avete portato il pranzo al sacco.

Provare ad avvistare le marmotte (la zona ne è piena, potete sentire i loro fischi) oppure, se volete concludere con un'attività avventurosa, potete scalare il grande ammasso roccioso proprio sulla desta della Baita Pederiva.




Il Col de Ciampac. Solo pochi metri di salita per raggiungere "la vetta". Ma ATTENZIONE, alcuni punti sono da arrampicare e ci sono passaggi stretti ed esposti senza protezione. Fatelo solo se siete sicuri e non lasciate i bambini da soli.




Quando siete soddisfatti, ripercorrete il sentiero a ritroso fino alla seggiovia e poi giù fino al parcheggio.


CONSIGLI

- Ovviamente è possibile raggiungere le baite anche a piedi. Dalla partenza degli impianti dovrete aggiungere circa 1,5 h per circa 500m di dislivello.


- Dalle Baite Pederiva e Roda di Vael si dipanano una serie di escursioni in tutta la zona del Catinaccio/Vajolet, nonchè le due ferrate Roda di Vael e Masarè.


- Gita in quota! Attenzione al meteo e ai cambiamenti. K-way e maglia indispensabili. Scarpe adatte.


- Sulla via del ritorno non mancate di fare un salto al lago di Carezza!


Fabiana e Fam - Luglio 2020


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