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PICCOLI ESPLORATORI, 18: MINERALI



 

Le pietre che troviamo in gita possono essere interessanti per tanti motivi ed essere esploratori esperti significa saperle riconoscere!


In Alto Adige potremmo trovare soprattutto:


> GRANITO: formato da 3 minerali che sono quarzo, feldspati e miche.


> QUARZO: la sua composizione si chiama diossido di silicio e dopo i feldspati è il minerale più diffuso sulla terra. I greci lo chiamavano cristallo, che significa ghiaccio, per la sua caratteristica chiara e trasparente. Ne esistono tantissime varianti, per esempio:


> QUARZO ROSA: quarzo + manganese, colore rosa chiaro;



> AMETISTA: quarzo + ferro, colore viola. Si sviluppa nei geodi: i geodi sono lava vulcanica raffreddata al cui interno avviene una trasformazione chimica;



Al museo mineralogico di Tiso

> DIASPRO ROSSO: quarzo + ferro e impurità, colore rosso;



> AVVENTURINA: quarzo + miche + cloriti, colore verde;



MA... COME NASCONO LE ROCCE?

Le rocce si dividono in 3 famiglie:


> rocce vulcaniche: sono frammenti di lava vulcanica fredda. Se si è raffreddata e indurita da poco si tratterà di basalto, se invece sono trascorsi migliaia di anni essa è granito (e al suo interno si sono formati i minerali).


> rocce dal mare: sono rocce sedimentarie che si sono formate dall'accumulo di detriti marini come conchiglie, lische, altre rocce. Si possono trovare anche in montagna: un tempo il mare arrivava fin lì! Spesso si presentano lisci e arrotondati: sono stati limati dall'acqua e il processo si chiama erosione;





> rocce trasformate: si chiamano metamorfiche e si sono trasformate perchè hanno raggiunto luoghi della terra dove le temperature erano altissime. Sono per esempio il marmo (in foto qui sotto) e l'ardesia.



E DOVE TROVIAMO I MINERALI?


Oltre che sperare di fare qualche bellissimo ritrovamento durante una gita, i minerali sono osservabili nei musei, come per esempio il museo di scienze naturali di Bolzano e il museo mineralogico a Tiso, ma anche nelle miniere che ancora oggi si possono visitare come le miniere della val Ridanna e le miniere Villandro.


I minatori lavoravano nelle miniere tutto il giorno e non vedevano quasi mai la luce del sole, per questo e per le polveri che respiravano spesso si ammalavano e morivano giovani. Era molto alto anche il rischio che le miniere franassero o che ci fossero fughe di gas velenosi.

Indossavano cappelli a punta che permettevano loro di capire se il soffitto fosse vicino alla loro testa, per non andarci a sbattere.

Nonostante i pericoli, chi 150 anni fa era minatore in Alto Adige era un lavoratore privilegiato perchè i minatori avevano un sindacato, diritti e sostegni economici.



In Alto Adige esistono molti sentieri dove non è raro trovare minerali e geodi, più che in altre zone. Essi sono per esempio:


> il sentiero geologico di Tiso, un percorso semplice percorribile anche con i passeggini dove godersi un bellissimo panorama e "suonare" le pietre in un paio di postazioni create apposta;



> il canyon del Bletterbach, una gola avventurosa dove con un pochino di fortuna potreste trovare anche dei fossili; per questa gita è consigliabile che siate camminatori con un pochino di esperienza, il tempo di percorrenza è di mezza giornata;


> il sentiero Labirinto ai piedi del Latemar, dove tra le pietre... camminerete letteralmente in mezzo! Un sentiero da cercare, non percorribile con i passeggini e dove è necessaria esperienza nelle camminate di montagna.






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