Le pietre che troviamo in gita possono essere interessanti per tanti motivi ed essere esploratori esperti significa saperle riconoscere!
In Alto Adige potremmo trovare soprattutto:
> GRANITO: formato da 3 minerali che sono quarzo, feldspati e miche.
> QUARZO: la sua composizione si chiama diossido di silicio e dopo i feldspati è il minerale più diffuso sulla terra. I greci lo chiamavano cristallo, che significa ghiaccio, per la sua caratteristica chiara e trasparente. Ne esistono tantissime varianti, per esempio:
> QUARZO ROSA: quarzo + manganese, colore rosa chiaro;
> AMETISTA: quarzo + ferro, colore viola. Si sviluppa nei geodi: i geodi sono lava vulcanica raffreddata al cui interno avviene una trasformazione chimica;
> DIASPRO ROSSO: quarzo + ferro e impurità, colore rosso;
> AVVENTURINA: quarzo + miche + cloriti, colore verde;
MA... COME NASCONO LE ROCCE?
Le rocce si dividono in 3 famiglie:
> rocce vulcaniche: sono frammenti di lava vulcanica fredda. Se si è raffreddata e indurita da poco si tratterà di basalto, se invece sono trascorsi migliaia di anni essa è granito (e al suo interno si sono formati i minerali).
> rocce dal mare: sono rocce sedimentarie che si sono formate dall'accumulo di detriti marini come conchiglie, lische, altre rocce. Si possono trovare anche in montagna: un tempo il mare arrivava fin lì! Spesso si presentano lisci e arrotondati: sono stati limati dall'acqua e il processo si chiama erosione;
> rocce trasformate: si chiamano metamorfiche e si sono trasformate perchè hanno raggiunto luoghi della terra dove le temperature erano altissime. Sono per esempio il marmo (in foto qui sotto) e l'ardesia.
E DOVE TROVIAMO I MINERALI?
Oltre che sperare di fare qualche bellissimo ritrovamento durante una gita, i minerali sono osservabili nei musei, come per esempio il museo di scienze naturali di Bolzano e il museo mineralogico a Tiso, ma anche nelle miniere che ancora oggi si possono visitare come le miniere della val Ridanna e le miniere Villandro.
I minatori lavoravano nelle miniere tutto il giorno e non vedevano quasi mai la luce del sole, per questo e per le polveri che respiravano spesso si ammalavano e morivano giovani. Era molto alto anche il rischio che le miniere franassero o che ci fossero fughe di gas velenosi.
Indossavano cappelli a punta che permettevano loro di capire se il soffitto fosse vicino alla loro testa, per non andarci a sbattere.
Nonostante i pericoli, chi 150 anni fa era minatore in Alto Adige era un lavoratore privilegiato perchè i minatori avevano un sindacato, diritti e sostegni economici.
In Alto Adige esistono molti sentieri dove non è raro trovare minerali e geodi, più che in altre zone. Essi sono per esempio:
> il sentiero geologico di Tiso, un percorso semplice percorribile anche con i passeggini dove godersi un bellissimo panorama e "suonare" le pietre in un paio di postazioni create apposta;
> il canyon del Bletterbach, una gola avventurosa dove con un pochino di fortuna potreste trovare anche dei fossili; per questa gita è consigliabile che siate camminatori con un pochino di esperienza, il tempo di percorrenza è di mezza giornata;
> il sentiero Labirinto ai piedi del Latemar, dove tra le pietre... camminerete letteralmente in mezzo! Un sentiero da cercare, non percorribile con i passeggini e dove è necessaria esperienza nelle camminate di montagna.
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