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  • SENTIERO DELLA ROCCIA E SANTUARIO DI SAN ROMEDIO

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Trentino - Cavareno KM DA BOLZANO: 38 km (50 min. di auto - Strada della Mendola) 74 km (1 ora di auto - giro da Mezzocorona) ALTITUDINE: 750 m.s.l.m. DIFFICOLTÀ: Bassa DISLIVELLO: 110 m DURATA: 2 ore andata e ritorno DISTANZA: 5 km andata e ritorno PASSEGGINO: SI (deviazione su strada per l'ultimo tratto) MAPPA Statale della Mendola MAPPA Passando per Mezzocorona COME ARRIVARE 1.. Statale della Mendola -> Direzione Cavareno e poi Sanzerno - 38 km, 49 minuti con curve; 2. Se la statale della Mendola fosse chiusa - come in questo momento - spostatevi in direzione di S. MIchele e poi Cles, poco prima di arrivare a Cles seguite per Cavareno. Poco prima di raggiungere Cavareno proseguite per Sanzeno. Potete parcheggiare di fronte al museo Retico; 3. Giro largo con autostrada fino a Mezzocorona 74 km, un'oretta di viaggio con meno curve DESCRIZIONE Il sentiero della roccia è conosciuto anche come passeggiata dalla Basilica del martiri (della val di Non) di Sanzeno al Santuario di San Romedio - lungo il cammino Jacopeo d'Ananunia. È una bellissima passeggiata immersa nella natura, dove ci si avventura nel bosco e su sentieri che sembrano scavati nella roccia come per magia. I bambini ne rimarranno stregati! Qui maggiori info su Basilica e Santuari. Il sentiero è fattibile con passeggini ma non sono consigliati, procuratevi piuttosto un buon marsupio ergonomico o una buona fascia (non gli zaini porta bimbo, oltre a non essere ergonomici toccano sulla roccia!). Chi arriverà con il passeggino farà su strada l'ultimo pezzetto del sentiero. ​ BASILCA DEI MARTIRI DI SANZENO A Sanzeno nel 397 d.C. vennero martirizzati tre missionari cappadoci - di seguito il vescovo di Trento (S. Vigilio) fece costruire nel XV sec una chiesa proprio sul luogo del massacro. Il santuario in stile gotico-rinascimentale conserva al suo interno le reliquie dei santi; da vedere è il portone di bronzo, il portale romanico, il campanile e la pala che raffigura i tre santi. Se proseguite verso la piazza centrale di Sanzeno potrete ammirare la residenza nobiliare De Gentili (XVI secolo), dove - nel periodo estivo - è visitabile un’imponente collezione di mobili e utensili d’epoca e l’antica farmacia interna alla villa. SANTUARIO DI SAN ROMEDIO Il santuario di San Romedio si colloca a circa 3 km di distanza dal centro abitato, arroccato su uno sperone roccioso a 730 metri di altezza. Questo santuario, un gioiello, si lega alla leggenda che vede il ricco Romedio di Thaur ritirarsi in meditazione in questo luogo, spogliandosi di tutti i suoi beni. 131 ripidi scalini conducono il visitatore fino in cima attraverso un percorso di cinque piccole chiese sovrapposte. Silvia Martinello e Fam. #SanRomedio #ValdiNon #Trentino #BasilicadeimartiridiSanzeno #Sanzeno #Santuario #Sentierospirituale #sentierodellaroccia

  • MUSE - IL MUSEO DI SCIENZE DI TRENTO

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Trentino - Trento KM DA BOLZANO: 58 km (40 min. circa di auto) ALTITUDINE: 240 m.s.l.m. DIFFICOLTÀ: Bassa DURATA: 2 h circa PASSEGGINO: Si ​ ​MAPPA​ COME ARRIVARE Da Bolzano attraverso l'A22 in direzione Trento. Il Muse si trova a 10 minuti dal centro cittadino e da piazza del Duomo in Corso del Lavoro e delle Scienza 3, nel nuovo quartiere delle Albere utilizzando il sottopassaggio che parte da via Madruzzo. Comodissimo è arrivarci in treno. Nel caso arrivaste in auto impostare nel GPS "Via Roberto da Sanseverino" (consigliato dal sito del Muse) per avvicinarsi alla meta. il parcheggio si trova interrato vicino al museo. DESCRIZIONE Del Muse se ne parla ovunque, turisti a non finire ed è quasi impossibile trovare un giorno tranquillo. Consiglio comunque di andarci, molto spesso le mostre temporanee cambiano e quindi si trova sempre qualcosa di nuovo da vedere. Per info su orari, prenotazioni, biglietti, descrizione sale e mostre temporanee vi rimando al loro sito. IL MAXI OOH Il Maxi Ooh è uno spazio all'interno del museo dedicato ai bambini 0-5 anni accompagnati da un solo genitore ad un costo aggiuntivo sul biglietto d'entrata. In questo spazio i bambini possono sperimentare e sperimentarsi attraverso il loro corpo. Lo spazio è composto da due macro aree: la prima dedicata all'accoglienza e al relax, l'altra da tre zone di azione dove i bambini possono giocare attraverso percorsi sensoriali dedicati alle percezioni tattili e sonore. Inutile dirvi quanto si sia divertito Ale e quanto poco duri un'ora. L'area che ci è piaciuta di più è stata quella dei pesciolini proiettati sulle pareti, potevi inseguirli o sdraiarti sui cuscini o sul pavimento riscaldato e rilassarti vedendoli passare. Ale ha apprezzato un pò meno l'altra area dove invece si sperimenta il suono, c'erano bambini più grandi che si divertivano molto a urlare...e più urlavi forte, più comparivano bolle sulle schermo. Ricordatevi di fare una puntata al bagno.... Anche solo per un cambio pannolino o pipì veloce... Potreste rimanere molto sorpresi! Tirando le fila, a noi è piaciuto molto e torneremo sicuramente! Solo una piccola nota: purtroppo il fatto di entrare un genitore alla volta e non godere assieme di questa esperienza ci ha lasciato un pò con l'amaro in bocca pur comprendendo che se tutti i bambini entrassero con entrambi i genitori non ci si muoverebbe più. Sottolineo solo perchè chi avesse intenzione di andarci almeno leggendo non si troverà impreparato come noi! IL MUSEO Il Muse è il museo di scienze di Trento. Si sviluppa su 6 piani piramidali, quindi si parte da un'area più vasta fino ad arrivare in cima dove si trova la terrazza panoramica. Ogni piano è tematizzato e comunque tutto è incentrato sulla montagna, partendo dalla vetta e quindi dai ghiacci fino all'evoluzione e alla biodiversità. Nel piano interrato si trova anche una bellissima serra tropicale, con una varietà incredibili di piante tipiche di quelle zone. Non mancano numerosi acquari di grandi dimensioni e con diverse specie, Un incanto soprattutto per i più piccoli. Sempre per i bimbi si trovano diverse aree didattiche e dedicate. Al piano terra oltre al Maxi Ooh! troviamo numerose postazioni interattive dedicate alla fisica e alla scienza e un'altra zona didattica si trova al 3 piano, con la galleria "esplora il bosco" (4-6 anni) dove i bambini sono portati a scoprire la natura grazie ai sensi. E poi, dinosauri, tanti animali, e un vero ghiacciaio. Al piano terra si trova anche il bar/ristorante, e all'esterno un grande prato per rilassarsi o attendere, Ogni prima domenica del mese l'ingresso è gratuito, ma attenzione alle code chilometriche che spesso si formano. In ogni caso è consigliabile acquistare i biglietti di ingresso on-line. Chiara e Fabiana #Trentino #Trento #MUSE #Museodiscienze #MaxiOoh

  • SENTIERO NATURA ZANNES: PASSEGGIATA PER TUTTI SOTTO LE ODLE

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Valle Isarco - Santa Maddalena KM DA BOLZANO: 45 km (45 min in auto) ALTITUDINE: 1.740 m.s.l.m. DIFFICOLTÀ: bassa DISTANZA: 2,5 km DISLIVELLO: 70 mt DURATA: 1,15 h PASSEGGINO: SI MAPPA COME ARRIVARE Da Bolzano ci si immette sull'A22 del Brennero fino all'uscita di Chiusa, poi si prosegue in direzione Nord per 2 km e poi si svolta a destra verso la Val di Funes. Si supera il paese di Santa Maddalena, proseguendo fino alla fine della strada dove si trova il parcheggio Zannes - a pagamento o si cerca posto libero poco prima. DESCRIZIONE Ci troviamo in fondo alla val di Funes, nel cuore del parco naturale Pues-Odle. Si parte vicino al punto informativo Zannes, salendo in direzione albergo Sass Rigais e proseguendo in salita fino all'inizio del sentiero natura. Qui troverete un punto ristoro, la partenza di diversi sentieri (tra cui quello che porta alla malga Zannes, da qui molto vicina) e un piccolo "museo" delle Dolomiti. Fin qui la strada è asfaltata, dopodiché si prosegue in piano su sterrato, attraversando i grandi prati Piuswiese e passando per il rifugio Kelderer Wiese, in cerca delle 14 tappe che vi guideranno attraverso un'emozionante viaggio nella storia e nelle caratteristiche naturali di questi luoghi. Tutto qui invita a sperimentare e aprirsi alla scoperta, come suggeriscono anche i nomi dei punti di sosta, ad esempio "Montagne da toccare" e "Auditorio della natura". Dal cartello grande che indica il sentiero proseguite dritto, seguendo la via adatta ai passeggini e alle sedie a rotelle. Questo, infatti, è un sentiero creato proprio per rendere accessibili le meraviglie di questi luoghi anche alle persone con disabilità, visive o motorie - per questo motivo troverete anche diverse stazioni in Braille, curate dal Centro ciechi S. Raphael di Bolzano. Ai margini del sentiero sono state posizionate sculture realizzate nel laboratorio protetto "Il ciliegio" di Bolzano. Ad un certo punto si supera un cancello di legno e si prosegue sulla sinistra seguendo l'indicazione della sedia a rotelle. Ci sono alcune salite ma non mancano panchine dove riposare, Raggiunto il ponte di legno comincia la discesa, nel bosco, costeggiando per un bel tratto il recinto dal quale si possono osservare caprioli, cervi e daini. Si tratta di un recinto realizzato dall’Azienda provinciale foreste e demanio a scopo didattico ed è inoltre un ricovero per animali feriti o orfani. In quest'area troverete anche una fornace antica, di calce, restaurata. La discesa proseguirà fino al rientro al parcheggio Zannes. Se avete ancora voglia di esplorare, potete continuare la gita facendo tappa a Santa Maddalena, dove vi aspetta il centro visitatori del parco Puez- Odle. Merita assolutamente una visita (come tutti gli altri); qui vengono conservate informazioni preziose su fauna, flora e peculiarità naturalistiche di tutto il parco. Tra le tante curiosità troverete le "cacche" di tutti gli animali del bosco, e poi potenti binocoli per guardare le montagne da vicino e un bellissimo video che racconta di quest'area. Chiara&fam. #ValdiFunes #ValleIsarco #Zannes #sentieronatura #Odle #AltoAdige #AltoAdigeperfamiglie

  • SANT'OSVALDO: LA PASSEGGIATA CHE GUARDA SU BOLZANO

    ZONA: Bolzano KM DA BOLZANO: 2 km dal centro ALTITUDINE: 420 m.s.l.m. DIFFICOLTÀ: media DISTANZA: 6,1 km DISLIVELLO: 150 m DURATA: 2,5 h PASSEGGINO: Si Mappa DEUTSCHE VERSION COME ARRIVARE La partenza della passeggiata è nei pressi di ponte Sant'Antonio, a nord della città, in cima alle passeggiate del Talvera. Non ci sono parcheggi auto nelle immediate vicinanze, conviene arrivare in bici oppure a piedi (parcheggiando l'auto in piazza vittoria o in centro). DESCRIZIONE La passeggiata Sant'Osvaldo, dal nome del poeta Oswald von Wolkenstein con il quale è stata inaugurata nel 1908, congiunge Sant’Antonio a Santa Maddalena ed è una delle più belle passeggiate intorno a Bolzano. Le dolci pendici del monte Tondo accolgono i suoi tornanti avvolgendo il visitatore in una ricca vegetazione che varia dalla tipica flora del sud, tanto ricercata ad inizio secolo, ai vigneti nostrani che brillano in estate e si tingono di mille sfumature in autunno. La pavimentazione è asfalto/sterrato, senza barriere architettoniche. Una delle particolarità di questo percorso sono sicuramente le due torri porfiriche chiamate “pupazzi selvaggi” ("wilde mandler" in tedesco), formazioni naturali uniche nel loro genere che spuntano nel cuore di un bosco di faggi. Il punto forte di questa passeggiata è però sicuramente un altro: la splendida vista sulla conca di Bolzano, di cui potrete godere lungo tutto il tragitto o fermandovi su una delle numerose panchine che incontrerete. La passeggiata termina presso l'albergo Eberle, ad un'ora e mezza di marcia dall'inizio della vostra camminata (partendo da piazza Walter, Bolzano); qui troverete anche il bar e una terrazza panoramica. Da qui scenderete per Santa Maddalena, verso il quartiere Rencio e via Brennero, dove potrete scegliere se rientrare verso il centro a piedi o con l'autobus. Lau&fam #AltoAdige #Bolzano #SOsvaldo #Santosvaldo

  • IN PISCINA A CASTELROTTO: ACQUA CALDA E CHE VISTA!

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Siusi/Sciliar - Castelrotto KM DA BOLZANO: 25 km (35 min in auto - con curve) ALTITUDINE: 1.060 m.s.l.m. PASSEGGINO: SI MAPPA COME ARRIVARE Dirigetevi verso Nord - Cardano. Superate Prato Isarco, proseguite poi per Fiè allo Sciliar e una volta raggiunto seguite le indicazioni per Siusi. Castelrotto è subito dopo. Mappa DESCRIZIONE Le piscine Telfen di Castelrotto sono il luogo ideale dove trascorrere qualche giornata estiva all'insegna di relax e divertimento, con una vista mozzafiato sullo Sciliar! Qui troverete una vasca nuotatori e una vasca baby - con acqua riscaldata ad energia solare -, un parco giochi, un trampolino, un idromassaggio e un campo da beachvolley. Su richiesta vengono offerti anche corsi di nuoto per principianti, adulti e bambini. Nella struttura è inoltre presente un ristorante-pizzeria. Orari di apertura da metà maggio a metà settembre (2018): ogni giorno dalle 09 alle 21. Prezzi indicativi: adulto 6,50 euro, bambino 3,50 euro. Maggiori info qui: piscine Telfen Ringraziamo Maria Pia e famiglia per la descrizione e le foto. #AltoAdige #relax #piscina #lido #Castelrotto #Siusi #Sciliar #Telfer

  • LA FRESCA PISCINA DI SOPRABOLZANO

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Renon - Soprabolzano KM DA BOLZANO: 10 km (30 min in auto) ALTITUDINE: 1.200 m.s.l.m. DURATA: dalla stazione a monte della funivia al lido ci vogliono 15 minuti a piedi PASSEGGINO: si MAPPA COME ARRIVARE In auto: mappa In funivia da Bolzano: Uscite dalla stazione a monte, raggiungete la strada principale davanti a voi (30 mt) e proseguite a sinistra (50 mt), cercate l'hotel posta (sempre sulla sinistra) e proseguite lasciandovelo sulla destra (v.foto); avanzate ancora 300 mt. Il percorso è tutto fattibile con passeggino. FUNIVIA: maggiori info qui DESCRIZIONE In città fa un gran caldo? Allora fate come noi, scappate in montagna! Senza rinunciare alla piscina ;) Abbiamo testato per voi la piscina di Soprabolzano, raggiungibile da Bolzano in funivia (dalla stazione a monte al lido ci vogliono non più di 15 minuti a piedi), e ci è piaciuta: è un lido raccolto e tranquillo dove è facile tenere sott'occhio i bambini (specie se sono più di uno e si muovono in direzioni diverse...); ci sono una vasca grande dove nuotare e una vasca baby con un piccolo scivolo e il fungo con la cascata, e poi un piccolo parco giochi con sabbiera ombreggiata e scivolo. Tutto il resto è prato - diversi alberi garantiscono zone d'ombra. C'è un bar dove acquistare gelati e/o il pranzo (offrono un menù caldo e freddo, oltre alle patatine). C'è la possibilità di prendere lettino e ombrellone (a pagamento). La temperatura dell'acqua? Sicuramente più bassa di quella che c'è in città, d'altronde siamo in montagna! E proprio perchè siamo in montagna qui vi godrete un bagno fresco e, cosa non da poco, una vista a 360 gradi sulle nostre favolose montagne! Info Cerchi altre gite in questa zona? Clicca qui e scopri tutte le avventure family friendly sull'altopiano del Renon! Lau & fam. #Renon #Soprabolzano #Lido #AltoAdige

  • LA MERENDA DEI BAMBINI: COME SCEGLIERE LA MIGLIORE

    DEUTSCHE VERSION (coming soon) Avrà tutto ciò che serve per giocare? Quella che ha in cartella sarà la merenda giusta? Qual è lo spuntino ideale per ricaricare le batterie? Questi sono i dubbi dai quali noi mamme di Bimbinelbosco siamo partite nell'intento di approfondire un argomento con la quale i genitori si confrontano (e scontrano...) quotidianamente; quello della sana alimentazione infantile. In questo post troverete alcuni consigli pratici sulla MERENDA, dove l'obiettivo è quello di illuminarvi (e illuminarci) su cosa sia meglio proporre ai nostri piccoli così impegnati a crescere e come, attraverso il buon cibo, si possano supportare al meglio le loro funzioni cognitive e fisiche. Per affrontare questo tema - tanto attuale quanto delicato - abbiamo raccolto le vostre domande e le abbiamo rivolte a Daniela, amica mamma e naturopata a Bolzano, che ha risposto così: > Quali sono gli alimenti che garantiscono ai nostri bambini il pieno di energia? Una buona merenda sana e leggera dovrebbe contenere cereali integrali, frutta/verdura fresca e frutta secca/semi oleosi, in quantità moderate (cioè un pò, ma senza comunque esagerare), in quanto sono in grado di fornire un apporto vitaminico importante. > Quali alimenti, se combinati tra loro, daranno il massimo ai nostri bambini? Gli alimenti che, una volta proposti insieme, possono diventare il mix ideale per la merenda dei bambini, sono sicuramente quelli a base di frutta, che sanno dare energia senza appesantire, e i cereali integrali, che a loro volta contribuiscono con fibre e vitamina E. E' importante, anche in questo caso, non esagerare. Diamo priorità alla qualità del cibo, piuttosto che alla quantità. > A questo punto, quali sono le porzioni per la merenda? Le quantità devono essere piccole per non appesantire: un frutto fresco, 3-4 frutti secchi (mandorle/ anacardi/ 3 noci). Oppure una piccola focaccia e qualche frutto secco. > Quali sono gli alimenti che sarebbe meglio evitare? Sono da evitare gli alimenti lavorati industrialmente e tutte le merendine pronte particolarmente saporite (es cracker al gusto pizza ecc.), che possono contenere insaporitori chimici a base di glutammato; i cibi originali con la lavorazione perdono di proprietà e sono spesso troppo dolci, allontanando il gusto dei bambini dai sapori naturali, più delicati. Sarebbero da evitare anche tutte le bevande zuccherate come succhi di frutta, the alla pesca e le bevande gasate, i bambini non ne hanno bisogno. > Perchè questi sono cibi da non offrire ai bambini? Perchè questo genere di alimenti fornisce energia immediata ma illusoria: non nutrono davvero. Le elevate quantità di zucchero, inoltre, possono avere conseguenze sgradevoli sulle capacità cognitive, tra cui senso di stanchezza, calo del livello dell'attenzione e scarsa capacità di concentrazione. Aggiungiamoci poi che il glutammato, quasi sempre contenuto negli alimenti pre-confezionati, è un insaporitore artificiale che recenti studi hanno dimostrato essere una neurotossina per il cervello, di certo possiamo offrire di meglio a supporto dello sviluppo cognitivo dei nostri bambini. > E infine, cosa si beve a merenda? I bambini dovrebbero bere semplicemente acqua, che è la bevanda ideale per la loro crescita, e una buona abitudine è quella di proporla lontano dai pasti. Nella vita di tutti i giorni non è necessario far bere ai bambini chissà quale quantità di liquidi: ricordiamoci che l’acqua viene inserita nel corpo anche attraverso gli alimenti solidi. Ringraziamo Daniela per l'utilissimo contributo e vi invitiamo a continuare la lettura su questo argomento: > Settembre 2020: il mese del cibo che fa bene > La merenda a scuola: tutta energia per la mente! > Il cestino da pic-nic: il pranzo in gita > Gli snack in montagna: solo energia buona! Leggi anche del nostro nuovissimo progetto di merenda genuina a Bolzano: > FRISCH&EASY, LA MERENDA SANA PRONTA DA GUSTARE Se ti è piaciuto questo argomento, leggi anche: > Sana alimentazione, l'ABC fin da piccoli > 10 sane abitudini alimentari (per genitori, figli, nonni...) Lau #sanaalimentazione #alimentazione #AltoAdige #bambini #merenda #marzo

  • SAN CANDIDO-LIENZ, LA LEGGENDARIA CICLABILE

    DEUTSCHE VERSION ZONA: Pusteria - San Candido / Austria KM DA BOLZANO: 100 km (circa 2 h in auto) ALTITUDINE: 1.175 m.s.l.m. > 673 m.s.l.m DIFFICOLTÀ: media DISTANZA: 44 km (in bici) DURATA: 3 ore DISLIVELLO: - 500 mt PASSEGGINO: NO MAPPA: come arrivare a San Candido COME ARRIVARE In macchina: imboccate l'autostrada A22 verso nord. Uscite a Bressanone e proseguite direzione Brunico/val Pusteria, poi ancora fino a San Candido. La strada è sempre la stessa fino a destinazione. Questa via è l'unica e molto trafficata, tutti i giorni, specialmente dalle 8.45 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00; vi consigliamo quindi di muovervi al di fuori di questi orari, quando la viabilità è scorrevole. Mappa Parcheggi: molti parcheggi sono a pagamento. Subito all'ingresso del paese, sulla sinistra, ce n'è uno ampio e gratuito, con servizi igienici (!), che dista circa 10 minuti a piedi dai noleggi di biciclette e 15-20 dalla stazione ferroviaria (per il ritorno) Con i mezzi: info mobilità e la navetta da Bolzano - in treno (cambio a Fortezza) è possibile trasportare le proprie biciclette! DESCRIZIONE Benvenuti sulla nostra bella ciclabile transfrontaliera, che lungo la Drava conduce i ciclisti dall'italiana val Pusteria (Dobbiaco e San Candido) all'austriaca cittadina di Lienz, cuore del Tirolo orientale. E' lunga 44 km e si compie in poco meno di tre ore (ritmo medio, senza soste). E' perlopiù in piano e in discesa e si snoda tra incantevoli paesaggi naturali, COSA SERVE: - bici (da portare con voi o da noleggiare in loco - per il noleggio leggi sotto) - documenti di identità (si passa il confine) - caschi (non obbligatori ma fortemente raccomandati) - una bottiglietta per l'acqua (basta una piccola, la riempirete di nuovo alle numerose fontane) - il cambio e/o il costume da bagno (se pensate di fermarvi lungo la Drava, alla piscina o alle cascate) - vi consigliamo anche di scaricare la App "ciclabile San Candido Lienz", molto comoda per verificare man mano a che punto si è arrivati e quali tappe vi aspettano! CARATTERISTICHE DEL PERCORSO - La ciclabile è asfaltata e ben segnalata in tutta la sua lunghezza (44 km da San Candido a Lienz). Attraversa prati, pascoli, boschi e paesini, guidando i ciclisti in uno scenario incantevole. A parte qualche attraversamento stradale e ferroviario, non è esposta al traffico. Salvo qualche breve salita, tutto il percorso è una linea retta che alterna belle discese e lunghi tratti in piano, per questo si può dire accessibile agli sportivi più o meno di tutti i livelli e di tutte le età. La ciclabile è scandita in "tappe" che seguono la ferrovia e corrispondono alle località con stazione ferroviaria - San Candido e Versciaco in Italia e poi, oltre confine, Weitlandbrunn, Sillan, Tassenbach, Abfaltersbach, Mittewald, Thal. Se ad un certo punto non vi va più di proseguire e desiderate rientrare prima, potete cercare la stazione più vicina a voi e salire sul primo treno che torna a San Candido (con la bicicletta! Di solito le carrozze per le bici sono in coda). Lungo il tragitto in ogni caso non mancheranno le occasioni di sosta: prati con spiaggette lungo la Drava, piccoli bar e trattorie, baite, fontane, un sacco di tavoli e panchine, istallazioni del parco naturale con grandi sculture da ammirare, parchi gioco*, la grande fabbrica della Loacker con punto vendita (tra Sillan e Tassenbach), la piscina (nei pressi di Thal) e poco prima dell'arrivo a Lienz persino le cascate. *Wichtelpark, Sillan: facendo una piccola deviazione di qualche centinaio di metri nei pressi di Sillan (poco dopo il confine sul lato austriaco - tranquilli è ben segnalato!) troverete un'ampia area ombreggiata dove sono presenti un sacco di giochi tra cui la ricostruzione di una miniera, con tanto di carrellini e binari, scivoli lunghissimi, giostre quasi come al luna park, solo che qui è tutto "manuale" e gratuito. A pagamento c'è un bel parco avventura che attraversa tutto questo parco giochi rimanendo ben alto sopra le vostre teste. Per chi avesse fame c'è anche un bar che serve tavola calda. PICCOLI CICLISTI - CE LA FANNO I BAMBINI A FARLA TUTTA? La risposta è sì, se hanno un pò di esperienza sulla bici e la voglia di pedalare per qualche ora. Se poi fossero stanchi potete anche rientrare in anticipo, come segnalato sopra. Con i bambini in bici tenete presente che: - le loro bici sono più piccole perciò a loro tocca pedalare di più (e spesso senza le marce) - si tratterà di mantenere la stessa posizione per un bel pò - ci sono degli attraversamenti stradali e ferroviari - alcune discese fanno sviluppare parecchia velocità - bisogna stare attenti agli altri e saper mantenere la destra: è molto probabile che il vostro ritmo sarà più lento degli altri e che in molti vorranno superarvi (aggiungiamoci anche che non tutti sono ciclisti esperti...), inoltre - nonostante non sia segnalato sulla pavimentazione - ricordatevi che la ciclabile ha un doppio senso di marcia e incontrerete sicuramente qualcuno che viaggia in senso opposto! NOLEGGIO BICI - Per molte famiglie è comodo noleggiare le bici sul posto, e la nostra esperienza a proposito è stata molto positiva. Noi abbiamo noleggiato la bici da Trojer (proprio in centro a San Candido, tra i due campanili): professionali, bici praticamente nuove, molto funzionali. Gli altri due noleggi sono Papin Sport e Rent&Go Drei Zinnen Punka. Se siete residenti in Alto Adige fatelo presente, spesso vi vengono riservati degli sconti. Noi abbiamo chiesto due city bike con marce per mamma e papà e un carrellino doppio per i nostri piccoli di 2 e 5 anni. Si paga alla partenza; le bici e il carrellino vengono ciascuno sui 17-18 euro al giorno e se avete intenzione di tornare in treno basterà pagare un piccolo sovrapprezzo per poter lasciare la bicicletta direttamente a Lienz (il loro furgone è proprio nei pressi della stazione). Tra gli articoli che si possono noleggiare ci sono anche i seggiolini da agganciare dietro o davanti alla bici dell'adulto, così come caschi per tutte le taglie, cestini per gli zaini e altri tipi di biciclette come quelle elettriche. ARRIVO A LIENZ - La ciclabile termina proprio in direzione della stazione ferroviaria di Lienz, nei pressi della quale potrete anche riconsegnare le bici noleggiate se è ciò che avevate concordato con il noleggiatore. In parole povere: è tutto lì, non potete sbagliarvi. Il centro storico di questa graziosa cittadina, che vi consiglio di visitare, è proprio lì a due passi lasciandovi la stazione ferroviaria alle spalle. Potrete mangiare un gelato, fare una passeggiata o bere qualcosa nei numerosi locali. IL RIENTRO IN TRENO - Il rientro in treno è possibile sia con la bici che senza; dura circa un'ora e con la bici salirete in coda al treno, sugli appositi vagoni. Gli orari e i costi sono tra le foto, così potete farvi un'idea. Attenzione: è possibile che troverete un pò di coda alla biglietteria della stazione, è bene saperlo in anticipo. Vi consigliamo di portare con voi i contanti, ci metterete meno (solo una cassa su due accetta carte di credito). Lau&fam #AltoAdige #SanCandido #ValPusteria #AltaPusteria #SanCandidoLienz #Lienz #Austria #ciclabile #bicicletta #bici

  • GIOCARE ALL'APERTO QUANDO PIOVE... CHE REGALO!

    DEUTSCHE VERSION L'acqua è un elemento importantissimo nel gioco dei bambini, i quali nel toccarla, cercare di prenderla, travasarla, muoverla, i piccoli mettono in gioco nuovi movimenti e apprendono aspetti importanti della realtà. Come una camminata nel bosco o un pomeriggio in riva al lago, anche una passeggiata sotto la pioggia può rappresentare un'esperienza completa e importante per lo sviluppo cognitivo e fisico dei nostri piccoli esploratori del mondo, perché: > LA PIOGGIA sollecita tutti e 5 i sensi - tatto, vista, udito, gusto, olfatto > LA PIOGGIA è di facile accesso: non servono conoscenze o abilità pre-acquisite > LA PIOGGIA invita alla sperimentazione: è una un'esperienza particolare, attivante e autentica all'interno della quale non esistono "sei troppo piccolo" o "attento che lo rompi". Vedrete come i bambini se la caveranno benissimo a trovare da soli un modo nuovo di giocare, saltando nelle pozzanghere, spostando le goccioline da una foglia all'altra, correndo con la lingua di fuori... > LA PIOGGIA stimola le abilità cinestetiche e strategiche: i fluidi non sono come i solidi, afferrabili e consistenti. Si tratta di sviluppare nuovi sistemi > LA PIOGGIA stimola la flessibilità, rafforza le conoscenze: quando piove la realtà che conosciamo si presenta con una faccia nuova, trasformata, pur rimanendo la stessa. Questa modificazione può insegnare a reagire attivamente al cambiamento, abbassando i - a volte eccessivi - livelli di guardia e permettendo di accedere ad un nuovo livello di conoscenza del nostro ambiente. > LA PIOGGIA fornisce sempre un feedback: il feedback, che significa letteralmente "nutrimento indietro", è ciò che ci serve per completare l'informazione raccolta dai sensi ed è indispensabile per costruire l'immagine stabile e soddisfacente della realtà dentro di noi ovvero il nostro bagaglio di sapere. Gli ambienti naturali reagiscono sempre alle nostre azioni (una pietra alzata lascia un buco, l'acqua del ruscello mi bagna e via dicendo) e sono quindi l'ambiente migliore per sviluppare la conoscenza. Per far sì che l'ambiente naturale, in questo caso la pioggia, possa davvero rappresentare un'esperienza positiva e qualitativamente rilevante per i nostri bambini è importante non dimenticarci che: > la pioggia non fa ammalare! Sono virus e batteri i responsabili delle malattie, tuttalpiù possiamo prenderci un raffreddore se il nostro corpo viene esposto a rapidi sbalzi di temperatura. Ricordiamoci che l'unico modo per i nostri piccoli di sviluppare un buon sistema immunitario è sollecitarlo a reagire, a piccole dosi. > la libertà di azione e di movimento sono indispensabili: riflettiamo su quanto valore possa avere non avere restrizioni in un'esperienza diretta e scegliamo bene -e in anticipo- l'ambiente dove il nostro bambino si muoverà, in modo che possa farlo autonomamente. Le frasi come "attento che ti sporchi" o "fai piano" non appartengono a questo contesto. > l'abbigliamento conta: Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo, diceva “non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento” e penso avesse davvero ragione. Se desideriamo che tutto fili liscio e se ci auguriamo di divertirci non possiamo tralasciare il "partire preparati". Tra stivaletti, scarponcini in goretex, pantaloni di gomma (i leggendari matchhosen, pantaloni da fango) e giacche impermeabili la scelta è davvero ampia! Scegliamo facendo sì che siano capi morbidi e comodi, poco svolazzanti e pratici. > la sicurezza è d'obbligo: per quanto sia davvero un peccato non uscire quando piove, non dimentichiamo il buon senso. Se viene giù a secchi con tuoni e fulmini stiamo alla larga dal bosco e optiamo per qualcosa di riparato, Un esempio? La nostra categoria ANCHE SE PIOVE ve ne racconta diversi! #Sepiove #Pioggia #Giocare

  • TRE CIME DI LAVAREDO (DALLA VAL FISCALINA)

    DEUTSCHE VERSION (coming soon) ZONA: Alta Pusteria KM DA BOLZANO: 116 km (2h in auto) ALTIDUDINE: 1.300 > 2.454 m.s.l.m. DIFFICOLTA': alta (+10 anni) DURATA: 6h DISLIVELLO: tot 1300 metri DISTANZA: 18 km a/r PASSEGGINO: NO MAPPA COME ARRIVARE: BZ > A22 uscita Bressanone/val Pusteria > Brunico > Sesto > parcheggio a pagamento presso Hotel Dolomitenhof S.R.L., Via Val Fiscalina, 33, 39030 Sesto BZ Mappa DESCRIZIONE: Iniziamo questa nostra favolosa avventura dal parcheggio a pagamento presso l'Hotel Dolomitenhof (è possibile parcheggiare gratuitamente un chilometro prima circa). La nostra meta è il rifugio Locatelli, in cima alla val Fiscalina, dal quale parte il sentiero che conduce fin sotto le Tre Cime. Tutt'intorno ci sono anche molti altri rifugi! Molti escursionisti, una volta in quota, si cimentano nel giro che ne tocca tre o anche di più (soprattutto fermandosi in quota a dormire, in tenda o presso i rifugi - il pernottamento è prenotare con largo anticipo!). Il primo tratto della nostra escursione è in piano e costeggia un ruscello. Sono le sette di mattina, ci sono ancora pochissime persone in giro (anche se il parcheggio è già mezzo pieno... molti dormono su...) e c'è una pace incredibile. Dopo circa 30 minuti arriviamo comodamente al Rifugio Fondovalle, un'ampia baita con moltissimi posti a sedere anche esterni e parco giochi - per un caffè d'inizio o la merenda al ritorno. E' raggiungibile con passeggini e sedie a rotelle (fondo sterrato e ghiaia), ne parliamo QUI. Al bivio subito dopo al rif. Fondovalle proseguiamo seguendo il segnavia 102. Come si vede dal tabellone, la zona offre anche numerose vie ferrate. >>> Leggete qui il capitolo della nostra miniguida "Le ferrate" Da qui in poi comincia il sentiero più ripido e avventuroso, che proseguirà con questa pendenza e difficoltà per i prossimi 7 km abbondanti (circa 2h e mezza di salita). Questa gita è sconsigliata ai bambini e raccomandata dai 10 anni in su e con esperienza. Inoltre sconsigliamo fortemente di percorrere questo sentiero se piove: le pietre sono ampie e lisciate da innumerevoli passaggi, il rischio di incidente è alto. La salita viene ampiamente ripagata da un panorama pazzesco sulla val Fiscalina che pian piano va aprendosi sotto i nostri occhi. Raggiungiamo quota 2000 e gli alberi lasciano il posto ad ampi prati fioriti popolati dalle marmotte che corrono qua e là indisturbate. Mentre scocca la terza ora di cammino eccole, in lontananza, le tre magiche sorelle che spuntano all'orizzonte. Ormai mancano solo una manciata di minuti e saremo arrivati al panoramico rifugio Locatelli. Lo spazio intorno a questo famoso rifugio invita ad una sosta, con un'ampia area piana di roccia dalla quale ci si affaccia sul magnifico quadro delle Tre Cime con accanto il Paterno (che ospita numerose vie ferrate e bunker). Se siete affamati almeno quanto lo siamo noi dopo questa salita, qui vale la pena di fermarsi, che sia al rifugio o intorno ad esso con il vostro pranzo al sacco. Recuperate le energie, ripartiamo perchè il nostro desiderio è quello di arrivare proprio fin sotto alle Tre Cime (forcella Lavaredo) e ci manca ancora una mezz'oretta di cammino. Seguiamo le indicazioni per il rifugio Auronzo, che si trova proprio sotto le cime dall'altra parte, ma lasciamo stare la comoda strada centrale (in piano) perchè è molto affollata in quanto pagando un pedaggio è possibile arrivare in macchina fino al rifugio Auronzo e compiere senza troppi sforzi il famoso giro dei tre rifugi. Optiamo per una via bassissima che poi risale erta (non l'ho segnata sulla mappa ma in caso di necessità una volta sul posto è evidente e segnalata), ma avremmo potuto scegliere anche la via alta. Non siamo invece attrezzati per la ferrata, che abbiamo quindi scartato a priori. Presso la forcella Lavaredo, c'è da dirlo, è stra pieno di gente, il che è comprensibile dal momento che è uno dei punti panoramici più facilmente accessibili della zona. Ci sono tabelloni che illustrano i sentieri e le regole del parco naturale. Da qui è possibile raggiungere quel famoso arco dal quale tutti fanno la foto inquadrando le Tre Cime in una cornice naturale. Bisogna salire pochi minuti in direzione della via ferrata... Essendoci stata la fila e come detto non essendo noi attrezzati, abbiamo proseguito senza troppi rimpianti. Per il ritorno al rifugio Locatelli scegliamo stavolta la via alta, che si presenta fin dai primi metri molto esposta e stretta. Alcuni passaggi sono davvero pericolosi o inesistenti per questo non la consiglierei mai a chi porta con sé un ragazzino, anche se confesso che per noi adulti è stato molto divertente e adrenalinico percorrerla (eravamo senza i piccoli stavolta!!). Tutto sommato è stato un bene non percorrerla all'andata, ci siamo detti sorridendo: meglio avere lo spettacolo delle Tre Cime dietro le spalle quando si tratta di guardare molto bene dove mettere i piedi! (La foto è stata scattata guardando indietro) Avvicinandoci al rifugio incrociamo un bunker, uno dei pochi che si possono raggiungere senza percorrere la via ferrata. Entriamo e anche qui la vista merita! Con ancora la gioia di queste immagini negli occhi ci incamminiamo verso valle, ripercorrendo la via dell'andata (2h fino al parcheggio), portando con noi l'emozione di questa escursione indimenticabile. Lau, agosto 2020 Se vi è piaciuta questa gita, guardate anche tutti gli altri trekking per bambini e ragazzi camminatori, e tutte le altre nostre gite con la famiglia (anche con passeggini!) in Pusteria! Qualche esempio: > TREKKING: DI MALGA IN MALGA SUL BULLACCIA (ALPE DI SIUSI) > IN VAL PUSTERIA CON I BAMBINI: LE PIU' BELLE GITE! Invece QUI trovate tutte le altre avventure in Alto Adige. #TreCime #DreiZinnen #ValFiscalina #RifugioLocatelli #trekking #AltoAdige #bimbinelbosco

  • LEADNER ALM: BOSCO, PRATI E LA PASSEGGIATA CON VISTA

    DEUTSCHE VERSION (coming soon) ZONA: MERANO KM DA BOLZANO: 33,3 km 42min / 50,5 km 52min ALTIDUDINE: 1530 m.s.l.m. DIFFICOLTA': bassa DURATA: 40min circa DISLIVELLO: 190 metri PASSEGGINO: si se si percorre il sentiero sulla strada asfaltata. MAPPA COME ARRIVARE: 1) Da Bolzano seguite le indicazioni per Terlano e poi Meltina e proseguite per Verano. Poco prima del paese troverete il parcheggio a pagamento (3 euro per tutto il giorno) che si trova vicino al ristorante Gruener Baum. Il parcheggio giusto, per essere più precisi, è quello subito sopra il ristorante, non il primo che incontrate che ha pochi posti ed è riservato ai clienti. Salite sulla sinistra seguendo le indicazioni per il punto di ristoro “das Stubele” e troverete molti parcheggi a vostra disposizione. Il punto di ristoro “das Stubele” è chiuso, come la malga di lunedì. Seguendo questa strada si incontrano un po’ di curve soprattutto nella parte iniziale per arrivare a Meltina. Mappa 2) Da Bolzano seguite le indicazioni per Merano e poi Merano 2000/Avelengo. Superate il paese di Avelengo e proseguite per Verano, subito dopo il paese trovate facilmente le indicazioni per il ristorante Gruener Baum e il parcheggio a pagamento descritto sopra. Ci si mette un po’ di più con questa strada, ma le curve sono più dolci. Mappa DESCRIZIONE: Iniziamo la nostra passeggiata dal parcheggio a pagamento. Il sentiero nel bosco (nr 16) purtroppo non è praticabile con i passeggini, ma chi come noi partisse munito di 3 o 4 ruote può proseguire tranquillamente: c'è una comoda strada asfaltata! Essendo una strada di passaggio è possibile incrociare qualche auto e bicicletta, perciò fate attenzione. Il percorso è tutto in leggera salita, la strada asfaltata fiancheggia costantemente il percorso nel bosco e abbiamo seguito anche noi le indicazioni del sentiero numero 16, affiancando sempre i nonni che camminavano nel bosco di larici o accanto ai campi, fino al piccolo laghetto/biotopo. Da qui si potrebbe proseguire per il Knottenkino o per Avelengo. Il laghetto è un ottimo punto per riposare e scattare foto. La strada per la malga prosegue sempre in salita e, purtroppo per chi ha i passeggini, sotto al sole, ma il paesaggio attorno fa dimenticare la fatica. La vista è veramente da cartolina! Per chi invece è senza passeggini il sentiero nel bosco offre fresca ombra e un buon numero di “scorciatoie”. Il percorso dura in tutto circa 40 minuti. La malga Leadner Alm è molto carina, non ha giochi per i bambini ma un grande prato dove si possono inventare tanti giochi o riposare. Dalla malga si possono raggiungere gli “omini di pietra” in 110 minuti circa (senza passeggini). Il ritorno si fa seguendo la stessa strada dell’andata. Le persone disabili in possesso di contrassegno di invalidità, possono raggiungere la Malga in macchina, ma non sono presenti bagni accessibili. Info Chiara & fam. agosto 2020 Se vi è piaciuta questa gita, guardate anche il nostro post sul Sentiero didattico del cavallo di Avelengo e tutte le gite nella zona di Merano! Invece QUI trovate tutte le altre avventure in Alto Adige. #Merano #Verano #LeadnerAlm #malga #AltoAdige #bimbinelbosco

  • PICCOLI ESPLORATORI, 23: I FOSSILI

    I fossili sono molto affascinanti perché sono le tracce di animali e piante di migliaia di anni fa e ci aiutano a capire come è avvenuta l’evoluzione delle specie in un determinato territorio. I fossili sono rari perché gli animali e le piante quando muoiono si decompongono in quanto materiale organico, non lasciano tracce dopo così tanti anni. Impronte, foglie e ossa sono giunte fino a noi come fossili perché sono state custodite da altri elementi naturali: terra e polvere, lava, ghiaccio, resina. > fossili nel terreno: sono elementi biologici (piante, animali, conchiglie...) ritrovati nella stratificazione del terreno, spesso diventato duro come la pietra; > impronte e stampi: a volte le parti molli (come la pelle, le pinne, la cacca…) si dissolvono completamente e di esse arriva a noi lo stampo, lo stesso capita con le impronte! Dalle impronte capiamo come si spostavano gli animali sulla terra migliaia di anni fa; > trasformazioni: alcuni materiali biologici vengono trasformati in minerali dall'acqua del sottosuolo che è molto ricca di sali minerali. Le conchiglie (calcaree) e le ossa (fosfatiche) vengono trasformate per esempio in silice e pirite, i tronchi degli alberi in pietra; > lava: non è raro che animali, piante e uomini vengano sorpresi da una improvvisa eruzione vulcanica. Oggi possiamo prevedere eventi del genere, ma fino a 150 anni fa era molto difficile se non impossibile. La lava ingloba e conserva, come ci insegna Pompei, la città vicino a Napoli che nel 79 d.C. (quasi 1950 anni fa!) fu investita dalla lava del Vesuvio ed è per questo giunta fino a noi perfettamente conservata; > ghiaccio: il ghiaccio ingloba ciò che conserva grazie alla pioggia, alla neve e al vento; il ritrovamento più importate avvenuto tra i ghiacci è quello della val Senales e ha come protagonista Ötzi, l’uomo vissuto 5300 anni fa conservato oggi al museo archeologico di Bolzano; > resina: la resina è una sostanza appiccicosa prodotta dagli alberi, che conserva perfettamente gli insetti che vi rimangono invischiati. Essendo quasi trasparente, una volta fossilizzata e dura ci permette di osservare quegli insetti esattamente come erano quel giorno con tanto di zampe e ali, come se li guardassimo attraverso un vetro; > “fossili viventi”: difficile da credere ma esistono fossili viventi e sono piante e animali vivi tutt’oggi, appartenenti a specie che evolvono molto lentamente. Un esempio è l’opossum, un marsupiale oggi ancora molto simile ai suoi antenati del cretaceo (ovvero di 100 milioni di anni fa!). Dove osservare i fossili in Alto Adige? Se siete molto fortunati potreste fare qualche interessante ritrovamento fossile in gita, per esempio lungo il canyon del Bletterbach, per poi farvi aiutare dal personale del centro visitatori ad identificare con precisione cosa avete trovato. Anche presso lo stesso museo del centro visitatori ne potrete ammirare alcuni di davvero stupendi! Come dicevamo sopra, al museo archeologico di Bolzano è conservato Ötzi, la mummia del Similaun ritrovata tra i ghiacchi della val Senales, con tutto il suo corredo. Qui vengono organizzati incontri con le famiglie dove i bambini possono sperimentare di persona come fosse la vita per l’uomo oltre 5000 anni fa. Un altro luogo dove osservare tanti fossili uno accanto all’altro è poi il museo all’aperto di Meltina, gratuito e ad eccesso libero, ma anche al museo di San Candido ne troverete moltissimi. Per chi abita o passa in città, anche il museo di scienze naturali di Bolzano ha una sezione dedicata ai fossili, con ritrovamenti e spiegazioni adatti a tutta la famiglia. SCARICA E STAMPA IL PDF DEL CAPITOLO 23 TORNA ALL'INDICE DI "PICCOLI ESPLORATORI" TORNA ALLA HOME PAGE #guida #guidaallapreparazionedellescursione #guidaallescursione #preparariamocialmeglio #piccoliesploratori #amantidellamontagna #mountainlovers #AltoAdige #bambini #capitolo23 #fossili

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